sabato 4 aprile 2009

SAPER COMUNICARE


COMUNICAZIONE deriva dal latino CUM=con e MUNIRE=legare,costruire e da COMMUNICO=mettere in comune, far partecipe, quindi non è soltanto un processo di trasmissione di informazione di informazioni. In italiano, il termine comunicazione ha il significato di far conoscere e di rendere noto.
Il concetto di comunicazione comporta la presenza di un'interazione tra soggetti diversi: si tratta di un'attività che presuppone un certo grado di cooperazione.

LE MODALITA' COMUNICATIVE

La comunicazione può essere di due tipi:
  • comunicazione verbale, costituita dalle parole e che serve a trasmettere informazioni.
  • comunicazione non verbale, con la quale si esprimono le emozioni interiori, che sono fatte di gesti, atteggiamenti e silenzi (approfondirò l'argomento in un altro post).
Alcuni studi hanno dimostrato che in una comunicazione interpersonale, il messaggio viene trasmesso solo per il 7% dalle parole, il 38% dal tono della voce e il 55% viene comunicato attraverso il linguaggio del corpo.


"La parola è stata data all'uomo per nascondere il suo pensiero".

MIRABEAU


I risultati più efficaci si ottengono con l'uso congiunto delle diverse modalità comunicative.
Occorre fare molta attenzione perchè non tutto quello che viene comunicato arriva al ricevente, anzi, facendo un paragone numerico se chi comunica vuole dire 100, in realtà dice solo 80, il recevente sente solo 50 a causa dei disturbi dell'ambiente, di conseguenza capisce solo 30 e ne ricrda 20.
Quindi per sfruttare le possibilità offerte dalla comunicazione, è necessario definire con esattezza a chi ci rivolgiamo, cioè i soggetti con i quali vogliamo entrare in relazione e l'obiettivo, cioè cosa vogliamo che pensino, che facciano o che abbiano presente al termine della comunicazione.
Rispondendoci a queste domande possiamo decidere:
  • quali sono i punti fondamentali che devo comunicare per ottenere l'effetto voluto e creare relazione;
  • come comunicarlo, cioè quali sono gli strumenti più adatti da usare.
Poichè tutti noi appena ci arriva una comunicazione decidiamo velocemente se ci interessa o meno, avremo poco tempo per coinvolgere l'interlocutore, per coinvolgerlo bisogna esporre in modo chiaro il concetto fondamentale; dobbiamo scegliere attentamente quello che viene chiamato focus ossia il concetto base esposto dal punto di vista del ricevente e dobbiamo metterlo in risalto in modo che sia riconosciuto come il messaggio più importante all'interno della comunicazione.
Per chi vuole saperne di più o approfondire l'argomento può scaricare questa guida sulla comunicazione dove trovare suggerimenti e approfondimenti per migliorare la propria comunicabilità sia sul posto di lavoro che nelle relazioni sociali.
Buona lettura a tutti




giovedì 2 aprile 2009

PARLARE IN MODO CORRETTO

A proposito di linguaggio, oggi vorrei spendere due parole su un ebook che ho letto, molto utile per evitare strafalcioni molto imbarazzanti quando ci troviamo a conversare con colleghi, ma anche con amici.
L'ebook si chima "PARLA COME MANGI", se volete dargli un'occhiata, io ve lo consiglio perchè parlare in modo corretto e fluente, conferiscono a una persona autorevolezza e valore.
Ma non solo, l'immagine posiva che si trasmette all'esterno è molto spasso un riflesso di noi stessi.
L'Autore è ALBERTO LORI, docente di "COMUNICAZIONE VERBALE" alla LUISS, inoltre è giornalista freelance e voce di documentari e rubriche TV di successo come MIXER, ULTIMO MINUTO, SUPERQUARK ecc.
BUONA LETTURA

mercoledì 1 aprile 2009

LINGUAGGIO E STATI D'ANIMO


Come ho scritto nel post precedente sul linguaggio e la realtà, le categorie di vocaboli che usiamo più spesso, influenzano il nostro modo di essere e di comportarci.Ad esempio, una persona esperta in elettronica, avrà un vocabolario molto ricco di termini tecnici del suo settore, ma sconosciuto alla maggior parte delle altre persone.
Le ricerche sul linguaggio hanno appurato che su qualche centinaio di vocaboli che fanno parte del nostro uso comune, e che trasmettono emozioni, il numero di parole che esprimono sensazioni negative è circa il doppio di quelle che esprimono invece una visione positiva della vita.
Dato che più parole conosciamo su un certo argomento e più ne siamo esperti, ne derive che siamo culturalmente portati alle emozioni negative più che a quelle positive.
A questo punto chiedetevi quante parole usate per comunicare stati d'animo che vi fanno soffrire e quante invece esprimono sensazioni piacevoli.
Per iniziare a migliorare i nostri stati d'animo cominciamo a modificare il nostro dizionario interno, quello che ANTHONY ROBBINS definisce il "VOCABOLARIO TRASFORMAZIONALE". Il concetto è semplice, se la terminologia è in grado di condizionare i nostri stati d'animo, possiamo attenuare le sensazioni negative e amplificare quelle positive, imparando ad usare termini che contengano una maggiore o minore carica emozionale a seconda delle esigenze.
Se sei un tipo nervoso che tende ad arrabbiarsi spesso, invece di usare la frase " questo mi fa arrabbiare", sostituisci il verbo arrabbiare con termini tipo " stizzire" o "infastidire".
Dall'altro lato, invece è possibile amplificare le sensazioni positive usando aggettivi come "meraviglioso", "stupendo", "fantastico" invece dei soliti "carino", "simpatico", ecc.
Può sembrare strano ma è proprio per questo che funziona.

martedì 31 marzo 2009

L'IMPORTANZA del LINGUAGGIO


Oggi voglio iniziare a parlare dell'importanza del linguaggio nella vita e nelle relazioni di tutti i giorni.
Il potere che le parole esercitano su di noi è molto grande, ma il più delle volte non ne siamo consapevoli. Le parole sono il mezzo per comprendere la realtà: utilizzare determinate parole al posto di altre per etichettare un'esperienza, ne modifica la percezione a livello inconscio.
Questo accade soprattutto quando parliamo di noi stessi; ci succede quando descrivendoci diciamo che abbiamo un fisico atletico, altri invece semplicemente dicono che sono grassi.
Pensate che coloro i quali si definiscono atlecici, si sentono come quelli che si definiscono grassi? Sicuramente no, infatti il termine atletico è positivo, rimanda all'idea di una persona sana, attiva e dinamica; mentre il termine grasso comporta molto probabilmente un senso di frustrazione che rispecchia un'immagine negativa di sè che così viene trasmessa all'esterno.

LINGUAGGIO & REALTA'

Quello che ci diciamo o ci sentiamo ripetere constantemente, alla fine, poco per volta diventa la nostra realtà.
Avrete sentito dire tante volte, che qualcuno a furia di ripetersi tante volte una determinata frase alla fine ha finito per crederci?
Credetemi non è un modo di dire, ma accade davvero!!!! infatti se ci trasmettiamo continuamente messaggi del tipo "sono un incapace" o "non c'è la farò", abbinati a delle forti emmozioni, indipendentemente da quale sia la reltà, questi si fisseranno nel nostro inconscio.
Questo per farci capire quanto sia importante l'uso del linguaggio, e la scelta delle parole da usare, che se saranno tristi e negative avranno un effetto deprimente su di noi, mentre al contrario l'utilizzo di vocaboli positivi e brillanti ci porterà ad essere positivi e reattivi.

giovedì 26 marzo 2009

Concetto di formazione

Il concetto di formazione ha molteplici significati, va dalla formazione tecnica, alla formazione commerciale e a quella che secondo me oggi ha l'importanza maggiore, ossia la formazione personale.
Cioè quella formazione che è il risultato di un piano formativo organico che tende a strutturare, solidificare e rinforzare in maniera completa la persona, e gli permette di affrontare il mondo per saper cogliere le opportunità che si presentano.

Tutto ciò che ha valore nella società umana dipende dalle opportunità di progredire che vengono accordate ad ogni individuo.
Albert Einstein